DAI NON LUOGHI VERSO NUOVE AGORAI

Il Liceo Classico “Cagnazzi” promuove nei percorsi liceali l’ampliamento della dimensione scientifica, nonché la ricerca scientifica stessa. Infatti “La Scienza nelle scuole E.E.E., Extreme Energy Events” per la rilevazione di raggi cosmici attraverso un telescopio costruito al CERN circa dieci anni fa, è un progetto attualmente in corso, in collaborazione con l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Bari. La Mostra Scientifica di strumenti scientifico-didattici di valore storico, ormai ventennale, ha nel tempo suscitato interesse di scienziati quali: Prof. Massimo Capaccioli, Direttore del’Osservatorio Astronomico di Capodimonte ( NA ) e Prof. Francesco Romano, Direttore del Dipartimento Interateneo di Bari.

Lo stage è stato realizzato grazie alle intese con l’INFN di Bari, dell’Aquila, di Frascati, nonché con il CERN di Ginevra: si tratta di prestigiose istituzioni preposte a svolgere attività di ricerca teorica e sperimentale, nei campi della fisica nucleare, sub-nucleare e astro-particellare; curano, inoltre, le ricadute tecnologiche in ambiti di vita quotidiana, che spaziano dal campo biomedicale diagnostico e terapeutico a quello dei computer e delle infrastrutture telematiche.
Lo stage si è svolto nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro ed ha contribuito all’ innovazione e alla sperimentazione in linea con i nuovi ordinamenti liceali.

Il soggiorno-studio-tirocinio si è articolato in tre momenti: il primo con base presso i Laboratori Nazionali dell’INFN del Gran Sasso, il secondo con base presso i Laboratori Nazionali dell’INFN di Frascati e il terzo con base presso i laboratori dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN) di Ginevra. In tutte le sedi, coerentemente con il percorso curricolare dei corsisti, studenti del quarto anno di Liceo e quindi al primo anno di fisica, è stato privilegiato l’apprendimento del metodo sperimentale e l’interpretazione dei fenomeni fisici, limitando l’aspetto nozionistico al minimo indispensabile.
La collaborazione con l’INFN e con il CERN risponde all’esigenza di recuperare il rapporto tra Scuola e Alta formazione e nel contempo far emergere interesse per la cultura scientifica.

Con il titolo “DAI NON LUOGHI VERSO NUOVE AGORA’ ”si è inteso esaltare, a livello metodologico, non solo la dimensione operativa dell’apprendere “in situazione”, ma soprattutto la necessità di far vivere ai giovani esperienze significative in contesti di lavoro e di studio che permettano incontri e scambi di esperienze alimentate dalla passione e dall’entusiasmo, lontano dai luoghi omologati e privi di identità in cui spesso essi consumano la loro quotidianità: i laboratori in cui si è svolto lo stage sono stati infatti “nuove agorai”, spazi e occasioni in cui valorizzare le dimensioni concrete e situate dell’intelligenza, oltre che quelle relazionali ed emotive, tutte di grande valore per la formazione completa delle giovani generazioni.

SINTESI DELLE LINEE DI SVOLGIMENTO DELLO STAGE:
In conformità con il bando, gli studenti sono stati selezionati per merito (minimo media dell’otto nello scrutinio finale dell’anno scolastico 2011/12) e per grado di interesse verso i contenuti specifici dello stage.
Le attività di orientamento ( 8 nella sede di Bari e 2 nella sede di Ginevra) sono state precedute dalla somministrazione di un questionario sulle aspettative, che ha confermato curiosità, disponibilità ed entusiasmo per la proposta formativa da parte di tutti gli stagisti.

Durante le settimane di soggiorno nelle tre sedi, i tutores aziendali hanno intelligentemente integrato le attività di studio teorico per l’acquisizione dei concetti fondamentali di fisica di base e particellare (energia, massa, curve di Gauss, unità di misura tipiche della fisica nucleare e sub nucleare …) con le esperienze pratiche di laboratorio e visite guidate presso i laboratori di importanza internazionale quali: progetto Opera, Daфne, esperimento Alice e CMS all’LHC di Ginevra. E’ stata utilizzata la metodologia del Learning by doing realizzando percorsi di apprendimento attraverso il “fare, l’agire, l’operare” quali: laboratori di simulazione, laboratori di misura, laboratori per la realizzazione di mini-esperimenti per la rivelazione di raggi cosmici, laboratori di analisi dati e ottimizzazione dei criteri di estrazione dei “segnali di interesse” rispetto al “fondo fisico”.

Molto efficace è risultata la metodologia del cooperative learning con il lavoro in team, la responsabilizzazione individuale, l’interazione orientata al feedback, l’uso appropriato delle proprie abilità, la capacità di gestione e di raffreddamento di eventuali conflitti, l’autovalutazione e valutazione del lavoro di
70
gruppo per il miglioramento organizzativo.

A conclusione dello stage gli studenti sanno utilizzare il metodo sperimentale, conoscono le unità di misura e i cambiamenti di scala per la fisica delle particelle nucleari e subnucleari, hanno visionato il funzionamento dell’apparato sperimentale con fasci collidenti in LHC, hanno osservato le tecniche di saldatura nei circuiti elettrici e nelle resistenze dei materiali a temperature molto basse ed alla temperatura dell’azoto liquido, hanno imparato ad utilizzare gli strumenti informatici professionali per l’estrazione del segnale, il trigger per la selezione degli eventi di interesse fisico e il sistema di acquisizione dati, nonché le modalità e gli strumenti base per un’efficiente raccolta dati e il monitoring on-line.
Gli studenti, inoltre, riescono meglio ad organizzare i compiti, ad identificare le priorità, a gestire i rapporti con gli altri membri del gruppo, ad adattarsi agli ambienti di vita e lavoro differenti, ad aprirsi verso nuove culture ed idee.
Durante le settimane di stage sono state effettuate verifiche al fine di monitorare lo stato di attuazione del progetto sia sul piano organizzativo che su quello formativo. Sono stati pertanto somministrati questionari, elaborati ad hoc, sia in ordine al grado di soddisfazione, sia per la misurazione e valutazione di conoscenze, abilità e competenze. Dall’analisi dei risultati è emerso un ottimo grado di motivazione nonché una buona recezione di quanto vissuto.
Gli studenti hanno prodotto abbondante materiale fotografico relativo all’orientamento, misurazione e uso di strumenti base di precisione, hanno realizzato una presentazione in power-point sui raggi cosmici (vedi http://goo.gl/VdCO4 ), hanno formato il gruppo “ Dai non luoghi verso nuove agorà” su Facebook.

CONCLUSIONE
Per concludere, lo stage ha influito positivamente sull’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze; nulla è stato affidato all’ improvvisazione: lezioni sul campo e laboratori si sono succeduti in modo razionale e coordinato, attività ed esperienze sono state organizzate in maniera sequenziale, sicché per gli stagisti è stato naturale acquisire progressivamente precisione terminologica, quadri concettuali chiari e ben strutturati, autonomia nell’elaborazione personale.
Lo stage ha permesso, inoltre, agli studenti di conoscere e condividere la vita, non sempre facile, dei ricercatori: essi hanno potuto constatare come questa sia spesso piena di rinunce in nome di un ideale, e come la loro diversa provenienza permetta di mettere a confronto il bagaglio di esperienze culturali e formative di ciascuno.
I corsisti hanno frequentato regolarmente, mostrando significativo interesse e motivata partecipazione alle attività svolte; hanno espresso apprezzamento per la preparazione e la competenza tecnica dei tutores aziendali e giudicano l’attività nel suo insieme un’occasione irripetibile di formazione umana e professionale.

Tutors scolastici: Berchicci Romolo, Cafaro Vittoria, Cornacchia Maria Rosaria, Ferrulli Michele, Lauriero Antonio, Loiudice Francesca